Background
Massimo d'Azeglio was born on October 24, 1798, in Turin, Italy. He was the son of Marchese Cesare d'Azeglio.
(Massimo d'Azeglio, nato a Torino nel 1798, cominciò la st...)
Massimo d'Azeglio, nato a Torino nel 1798, cominciò la stesura dei Ricordi nel 1863. Aveva allora 65 anni e, oltre che afflitto da una serie di lutti familiari, era profondamente deluso per l'andamento della vita civile nell'Italia appena unificata. Lui, gentiluomo piemontese che aveva accompagnato da posizioni monarchiche e moderate tutto il processo risorgimentale, dopo la morte di Cavour era stato di fatto emarginato dalla vita politica nazionale. La decisione di scrivere le memorie nasce dunque da una condizione spirituale di distaccata amarezza. E tuttavia l'intento civile che aveva animato la sua azione continua ad alimentare anche l'attività del memorialista. Ne risulta il ritratto di un uomo combattuto tra il vecchio e il nuovo, che mira anzitutto a trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di severità e coerenza morali. Letterariamente si tratta dell'opera più riuscita di D'Azeglio. La sua vena narrativa, che nei romanzi storici risulta impacciata dalle convenzioni di un romanzesco di maniera, qui scorre più libera e fluida, attenta ai particolari e non aliena dal gusto del pittoresco. L'opera, rimasta incompiuta per la morte dell'autore, avvenuta a Torino nel 1866, fu integrata con altri scritti del D'Azeglio da Giuseppe Torelli.
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(Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798 1866) è stat...)
Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798 1866) è stato un politico molto importante nell'Italia del Regno Sabaudo, ma anche pittore e scrittore. Prima oppositore di Cavour e poi Primo Ministro, Massimo d'Azeglio prima di entrare in politica ebbe una breve carriera militare e una parallela attività letteraria, fatta soprattutto di saggi ma fra cui si può trovare questo romanzo (scritto a fini patriottici) con la storia di Ettore Fieramosca e la disfida di Barletta. Dal suo romanzo furono tratti alcuni film e numerose opere teatrali. La disfida di Barletta fu uno scontro medievale tenutosi il 13 febbraio 1503 nella mattina di Sant'Elia (in territorio di Trani, all'epoca dei fatti sotto giurisdizione veneziana), fra tredici cavalieri italiani comandati da Ettore Fieramosca (sotto l'egida spagnola) e altrettanti cavalieri francesi. Nel corso di un banchetto tenuto il 15 gennaio 1503 sorse una diatriba sul valore dei cavalieri italiani (che combattevano sotto il vessillo spagnolo) e quello dei cavalieri francesi. Da qui il lancio della sfida. La notte prima del duello i tredici cavalieri italiani, capitanati da Ettore Fieramosca, pernottarono ad Andria, nella cui cattedrale seguirono la messa d'augurio e giurarono vittoria o morte. Il duello iniziò con una carica dei cavalieri francesi, cui gli italiani resistettero restando uniti e facendo fronte comune. Il duello continuò con spade e scudi finché tutti i francesi vennero catturati o feriti uno dopo l'altro dagli italiani, che conseguirono una netta vittoria.
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Massimo d'Azeglio was born on October 24, 1798, in Turin, Italy. He was the son of Marchese Cesare d'Azeglio.
After serving in the Piedmontese army, he went to Rome to study art, becoming a successful painter.
In 1848 he joined the army of Pius IX and was wounded fighting against Austria. In 1849 Victor Emmanuel II made him prime minister of Piedmont. His firm and intelligent policy, in collaboration with Cavour, was Italian, not narrowly Piedmontese, and had helped prepare the liberation of Italy. Disapproving of violence and conspiracy, he gradually fell out of sympathy with the revolutionary movement and retired from political life in 1852. He died in Turin, January 15, 1866. D'Azeglio's two historical novels were among the most successful products of Italian Romanticism. The subject of the first, Ettore Fieramosca, o la disfida Barletta (1833), was suggested by his painting of the contest at Barletta in 1503, in which 13 Italian champions under Fieramosca defeated 13 Frenchmen. Nicolò dei Lapi (1841) concerns the siege of Florence in 1530. D'Azeglio also wrote political tracts. His interesting memoirs, I miei ricordi, were left unfinished at his death.
He was Prime Minister of Sardinia for almost three years.
As Prime Minister, he consolidated the parliamentary system, getting the young king to accept his constitutional status. Azeglio worked hard for a peace treaty with Austria, and reduction of the power of the Catholic Church in local affairs. He introduced freedom of worship, abolish Religious censorship, and took control of schools away from the Church.
(Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798 1866) è stat...)
(Massimo d'Azeglio, nato a Torino nel 1798, cominciò la st...)
D'Azeglio was not a liberal or a republican, but a paternal conservative who hoped for a federal union between Italian states.
Going to Milan, he associated with the Romanticists, married Giulia, daughter of Alessandro Manzoni, and wrote two novels.