Background
Alfieri was born on January 16, 1749 at Asti, Kingdom of Sardinia, now in Piedmont. His father died when he was very young, and he was brought up by his mother, who married a second time.
(Cipro. Il re Ciniro e la regina Cecri promettono la loro ...)
Cipro. Il re Ciniro e la regina Cecri promettono la loro unica figlia Mirra in sposa a Pereo, futuro re dell'Epiro. A frapporsi tra i due giovani c'è però Venere, la quale, subito un oltraggio alla sua bellezza da parte di Cecri, ha condannato Mirra ad amare il padre di una passione indomabile ed incestuosa. L'ultima tragedia di Vittorio Alfieri mette in scena il lacerante conflitto interiore della protagonista e l'accattivante complessità dei rapporti affettivi, tra amore filiale e struggente senso di colpa verso sè stessa e le convenzioni sociali. • Questo libro fa parte della collezione QEM Classic in formato cartaceo disponibile su Amazon. • Gli eBooks QEM Classic sono forniti con INDICE NAVIGABILE per agevolare la lettura.
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(This is a reproduction of a book published before 1923. T...)
This is a reproduction of a book published before 1923. This book may have occasional imperfections such as missing or blurred pages, poor pictures, errant marks, etc. that were either part of the original artifact, or were introduced by the scanning process. We believe this work is culturally important, and despite the imperfections, have elected to bring it back into print as part of our continuing commitment to the preservation of printed works worldwide. We appreciate your understanding of the imperfections in the preservation process, and hope you enjoy this valuable book. ++++ The below data was compiled from various identification fields in the bibliographic record of this title. This data is provided as an additional tool in helping to ensure edition identification: ++++ Maria Stuarda. La Congiura De'Pazzi. Don Garzia. Saul; Volume 4 Of Tragedie Di Vittorio Alfieri; Vittorio Alfieri Vittorio Alfieri, Ranieri de Calzabigi Niccolò Capurro, 1819 Drama; Continental European; Drama / Continental European
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(Rosmunda è una tragedia di Vittorio Alfieri. Alfieri stes...)
Rosmunda è una tragedia di Vittorio Alfieri. Alfieri stesso scrisse nella sua Vita che questa tragedia venne ideata nel 1779; nello stesso anno ci fu una prima stesura, mentre la verseggiatura risale al 1780. Si tratta di una tragedia basata su antecedenti storici reali, ma le vicende che vengono narrate sono frutto dell'invenzione dell'autore. Alfieri si disse in seguito perplesso sulla scelta di ricorrere a un soggetto del tutto inventato: «Credo oltre ciò, che sia anche mal fatto di volere interamente inventare il soggetto d'una tragedia; perché il fatto non essendo noto a nessuno, non può acquistarsi quella venerazione preventiva, ch'io credo quasi necessaria, massimamente nel cuore dello spettatore affinch'egli si presti alla illusion teatrale». Alfieri descrisse così i personaggi della tragedia: Rosmunda «è un carattere di una singolare ferocia, ma pure non in verisimile, visti i tempi: e forse non del tutto indegna di pietà se si pon mente alle crudeltà infinite a lei usate da altri»; Almachilde è «un carattere veramente tragico, in quanto egli è colpevole ed innocente quasi ad un tempo; ingiusto ed ingrato per passione, ma giusto e magnanimo per natura; ed in tutto, e sotto vari aspetti, fortissimamente appassionato sempre, e molto innalzato dall'amor suo»; Romilda «mi pare che faccia un contrasto molto vivo e tenero con la ferocia di Rosmunda: ed ella mi par calda quanto basti»; Ildovaldo «è un perfetto amatore e un sublime guerriero. Le tinte del suo carattere hanno però un non so che di ondeggiante fra i costumi barbari dei suoi tempi, e il giusto illuminato pensare dei posteriori». L'autore sembrava piuttosto soddisfatto del risultato ottenuto: «Mi risulta dal tutto, che questa tragedia è la prima di quattro soli personaggi, in cui all'autore sia riuscito di creare quattro attori diversi tutti, tutti egualmente operanti, agitati tutti da passioni fortissime, che tutte s'incalzano e si urtano e s'inceppan fra loro». L'idea della scena finale, in cui i due amanti di Romilda vedono la giovane soccombere sotto i colpi di Rosmunda, è presa in parte dal romanzo Mémoires d'un homme de qualité, di Prévost. TRAMA: Rosmunda era figlia di Cunimondo, re dei Gepidi, e sposò Alboino, re dei Longobardi, dopo che questi ebbe sconfitto suo padre, che cadde in battaglia nel 567. Seguendo il barbaro costume dell'epoca, Alboino fece trasformare il teschio di Cunimondo in una tazza. Anni dopo, durante un solenne banchetto, Alboino bevve a questa tazza, poi volle che facesse lo stesso la moglie, per bere con il proprio padre. Per vendicarsi di questa brutalità Rosmunda, aiutata da Almachilde, scudiero del re, uccise Alboino e si impadronì del trono, sposando lo stesso Almachilde. Alboino lasciò una figlia, Romilda, avuta da un precedente matrimonio. Questi avvenimenti costituiscono l'antefatto della tragedia. Nella tragedia, si vedono Almachilde e un suo fedele, Ildovaldo, innamorarsi entrambi di Romilda, che poi viene uccisa dalla gelosa Rosmunda
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(This scarce antiquarian book is a facsimile reprint of th...)
This scarce antiquarian book is a facsimile reprint of the original. Due to its age, it may contain imperfections such as marks, notations, marginalia and flawed pages. Because we believe this work is culturally important, we have made it available as part of our commitment for protecting, preserving, and promoting the world's literature in affordable, high quality, modern editions that are true to the original work.
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(Reggia di Argo. Dopo la conclusione della guerra di Troia...)
Reggia di Argo. Dopo la conclusione della guerra di Troia, Agamennone rientra in patria per ristabilirsi finalmente sul suo trono. La moglie Clitennestra tuttavia è divenuta nel frattempo amante di Egisto. Una serie di colloqui diretti tra Agamennone, Egisto e Clitennestra non sono sufficienti a risolve la questione, a prevalere sono le ambizioni, le gelosie e l'illusione di poter controllare il proprio e l'altrui destino senza conseguenze. La catastrofe finale si avvicina così rapida ed ineluttabile. Tragedia di Vittorio Alfieri, ispirata dalla lettura dellomonima tragedia di Seneca. • Questo libro fa parte della collezione QEM Classic in formato cartaceo disponibile su Amazon. • Gli eBooks QEM Classic sono forniti con INDICE NAVIGABILE per agevolare la lettura.
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(Antigone Vittorio Alfieri, drammaturgo, poeta e scrittore...)
Antigone Vittorio Alfieri, drammaturgo, poeta e scrittore italiano (1749-1803) Questo libro elettronico presenta «Antigone», di Vittorio Alfieri. Indice interattivo: -01- A proposito di questo libro -02- PERSONAGGI -03- ATTO PRIMO. ANTIGONE -04- ATTO SECONDO. ANTIGONE -05- ATTO TERZO. ANTIGONE -06- ATTO QUARTO. ANTIGONE -07- ATTO QUINTO. ANTIGONE
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Alfieri was born on January 16, 1749 at Asti, Kingdom of Sardinia, now in Piedmont. His father died when he was very young, and he was brought up by his mother, who married a second time.
At the age of ten, he was placed in the academy of Turin. Educated at the Military Academy of Turin, Alfieri became an ensign.
A distaste for military life led him to obtain leave to travel through most of Europe. In England he found the political liberty that became his ideal, and in France the literature that influenced him most profoundly. He studied Voltaire, J. -J. Rousseau, and, above all, Montesquieu.
Alfieri settled in Turin in 1772 and resigned his commission the following year. To divert himself, he wrote Cleopatra, a tragedy performed with great success in 1775. Thereupon Alfieri decided to devote himself to literature. He began a methodical study of the classics and of the Italian poets, and since he expressed himself mainly in French, the language of the ruling classes in Turin, he went to Tuscany to familiarize himself with pure Italian.
By 1782 he had written 14 tragedies as well as many poems (including four odes in the series L’America libera, on American independence, to which a fifth ode was added in 1783) and a political treatise on tyranny, in prose, Della tirannide (1777). He also hailed the fall of the Bastille with an ode, “Parigi sbastigliata” (1789). Ten of the tragedies were printed at Siena in 1783.
Alfieri’s genius was essentially dramatic. His rough, forthright, and concise style was chosen deliberately, so that he could persuade the oppressed and the resigned to accept his political ideas and inspire them to heroic deeds. Nearly always, Alfieri’s tragedies present the struggle between a champion of liberty and a tyrant.
Of the 19 tragedies that he approved for publication in the Paris edition of 1787–89, the best are Filippo, in which Philip II of Spain is presented as the tyrant; Antigone; Oreste; and, above all, Mirra and Saul. Saul, his masterpiece, is often considered the most powerful drama in the Italian theatre.
Alfieri’s autobiography, published posthumously as Vita di Vittorio Alfieri scritta da esso (1804; The Life of Vittorio Alfieri Written by Himself), is his chief work in prose. He also wrote sonnets, comedies, satires, and epigrams.
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(HardPress Classic Books Series)
(Vittorio Alfieri)
(Reggia di Argo. Dopo la conclusione della guerra di Troia...)
(Cipro. Il re Ciniro e la regina Cecri promettono la loro ...)
Every-where his soul felt as if confined by the bonds of society; he panted for something more free in government, more elevated in sentiment, more devoted in love and more perfect in friendship.
Count Vittorio Alfieri was opposed the Jacobins.
Alfieri's character may be best appreciated from the portrait he drew of himself in his own Memoirs of his Life. He was evidently of an irritable, impetuous, and almost ungovernable temper. Pride, which seems to have been a ruling sentiment, may account for many apparent inconsistencies of his character. But his less amiable qualities were greatly softened by the cultivation of literature. His application to study gradually tranquillized his temper and softened his manners, leaving him at the same time in perfect possession of those good qualities he inherited from nature: a warm and disinterested attachment to his family and friends, united to a generosity, vigour and elevation of character, which rendered him not unworthy to embody in his dramas the actions and sentiments of Grecian heroes.
In 1777 Alfieri had met the Countess of Albany, wife of the Stuart pretender to the English throne, Charles Edward. He remained deeply attached to her for the rest of his life.